· 

Un hangar di "Esperti"

La libertà che è consentita al pilota ed il suo aeroplano, nelle operazioni di manutenzione, è forse l’aspetto più controverso del VDS se paragonato all’Aviazione Generale. Ma sancisce anche il successo del primo sul secondo.
Improponibile qualsiasi paragone; sia in numero di aeroplani, che campi ed aviosuperfici. Troppe infatti le regole, condizioni e vincoli da rispettare in A.G.

 

In nome della sicurezza - che tuttavia non salva e non rimborsa chi, pur rispettandola, incorre in un sinistro – si è ingessata l’Aviazione Generale, ma non solo quella che contiene diversi passeggeri e quindi, più rischi, no; anche quella più vicina al VDS, a due posti, che utilizza l’aeroplano, né più né meno, come quest’ultimo.

 

Al pilota di A.G., è persino impedito qualsiasi intervento meccanico sul proprio mezzo, praticabile soltanto da specialista certificato; limitando alle sole ispezioni pre-volo le competenze del pilota.

 

Non è accettabile invocare la sicurezza, perché se è vero che il meccanico può garantire il suo lavoro, il pilota può garantire un'attenzione ed una cura infinitamente superiori; perché egli, in quell’aeroplano ci vola! Il gap è quindi esclusivamente la conoscenza.

 

In questa aviosuperficie, tanto per fare un esempio, ha avuto accesso e crediti, un meccanico specializzato, che in seguito ad un intervento certificato, ha procurato danni serissimi ad un aeroplano, di cui poi non ha risposto in prima persona. Nonostante fosse chiaro che il tutto, fosse scaturito dall'impiego di materiale improprio (o scadente) e poca attenzione nella lavorazione. Ed è andata benissimo, nessuno si è fatto male! 

Con questo non si vuole asserire che il pilota avrebbe fatto bene a smontare il motore, e provvedere in proprio alla manutenzione straordinaria. Si vuole semplicemente dire che un pilota (con la conoscenza necessaria a quell’intervento) non avrebbe mai montato sul suo aereo ad elica spingente, molle da poche lire e soprattutto, avrebbe sicuramente provveduto alla frenatura delle stesse!

 

Ma torniamo in tema; allora nel VDS - in tema di manutenzioni - cos'è consentito fare al pilota?
Teoricamente, tutto… potrebbe smontare e rimontare il suo aereo, pezzo per pezzo.
Ma davvero lo farebbe?

 

No! Ma solo perché è il primo responsabile della sua sicurezza!  
Si occuperebbe in prima persona solo delle manutenzioni di cui è abile e certo, rivolgendosi ed affiancandosi alla consulenza dei compagni d’hangar per le cose in cui ritiene altri, più esperti in materia. Ed in un hangar, in questo hangar, ci sono davvero fior di specialisti, che insieme, producono un patrimonio di conoscenza. 

 

Si può affermare a questo punto, che nel VDS, solo alcune cose sono affidate all’esterno, ad un meccanico di settore, ad esempio l’apertura del motore o la revisione periodica. L’ordinaria amministrazione è invece risolta in hangar, con un’attenzione certosina. E si può stare certi che migliaia e migliaia di aeroplani ultraleggeri, volano tutti i giorni, operando con questa filosofia, con la massima sicurezza ma anche, con una libertà che altre ali, possono solo invidiarci.    

 

 

Scrivi commento

Commenti: 1
  • #1

    Gianni (mercoledì, 29 novembre 2017 10:26)

    Salve, riguardo le manutenzioni, io non ho la fortuna di dividere l'hangar con altri piloti "smanettoni", ma se anche arrivasse qui un pilota capace di manutenzioni "faidate", non credo che riuscirei a fidarmi totalmente.
    Avete ragione voi, chi vola è il primo responsabile, e per la fiducia, mancando la conoscenza e la capacità, il meccanico specializzato è l'unico a cui rivolgersi. Anche se però costa tanto.