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Parole al vento

Un allievo alla sua 21a missione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Professore, amico, mio e dei miei piani,

non eri tu che ti celavi dietro il mio aereo?

Lo accarezzavi, mai rude o violento,
tuttavia padrone delle sue intenzioni.

 

Non parlavo con te e tu nemmeno!
Entrambi ci rivolgevamo all’aereo, una lingua diversa
ed incomprensibile.
Ma ci cercavamo…

 

Ci siamo infine trovati, capiti, forse per davvero.
Non è la macchina a tradurre per me le tue parole,
sei tu, potenza e voce dell’aria che mi circonda.

 

A te affido la mia gioia, la mia fiducia, le mie ali,
ordinandoti di farmi sentire sempre piccolo, mai
sazio delle tue parole, mai privo del tuo timore.

 

Accompagnami bonario nella lunga strada del volo,
fai che sia eterna, emozionante quanto il tuo sibilo
e buona quanto il mio merito. 

 

Benedici per me, chi mi ha consegnato a te, 

proteggilo e conservane la forza che gli hai donato.


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Commenti: 1
  • #1

    Paolo (lunedì, 18 marzo 2019 12:33)

    E' raro leggere, un'intima e così vera riflessione di un allievo. Complimenti!