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Il volo del pinguino

Per dirla con Wikipedia, è cosa impossibile, perlomeno nell’elemento aria; in acqua invece, lui si trova a suo agio, nuota come un pesce. Il pinguino però discende dagli uccelli, ha le ali ma del volo, può abbozzare soltanto la corsa di decollo.

Questo se ci riferiamo agli “sfeniscidi”, perché se prendiamo in prestito il nome di questi simpatici e buffi animali, per definire l’allievo pilota, allora le cose cambiano (anche se non sempre…).

 

All’inizio sono solo le intenzioni a creare le premesse al volo: “Io diventerò pilota, perché farò il corso di pilotaggio”, oppure: “Io volerò perché ho deciso di farlo.”
E’ distante dalla realtà, perché se così non fosse, direbbe a se stesso:” Io volerò, se scoprirò di avere i mezzi per farlo”.

    

Il volo non è un tasto, non lo si schiaccia per salire al piano superiore, è casomai una cabina che va dove vuole lei, e soltanto alla fine, forse, ci condurrà dove desideriamo noi. Ma sarà un esame severo, impietoso, senza suggeritori e senza favoritismi di sorta. Solo una paziente voce, quella dell’istruttore – dall’inizio alla fine -  ce la metterà tutta per compiere il miracolo. Ma avrà solo una parte marginale nella trasformazione da allievo ad uccello. Quindi giusto affermare: io volerò, se scoprirò di avere i mezzi per farlo!

 

E’ l’aria, il vuoto, le emozioni, l’errata percezione dello spazio; è l’aeroplano che diventa terra, e quest’ultima che invece, si muove come un aeroplano. Percezioni impossibili da disciplinare, tutto vien difficile, persino ricordare la posizione di un indicatore o di un interruttore.
La testa rimane sul cruscotto, tra gli strumenti, non coglie l’importanza di appropriarsi dello spazio esterno ed interagire con quest’ultimo. Ed anche l’aereo si diverte moltissimo con il neo arrivato… E’ leggero, troppo! Va dove gli pare, si comporta come una saponetta bagnata tra le mani, sguizza da tutte le parti.

Al pinguino l’unico paragone con l’auto, che guida tutti i giorni, è che gli pare di guidarne due contemporaneamente; una in orizzontale ed una seconda in verticale…

 

E non di meno, colui che aiuta più di chiunque altro la sua formazione, l’Istruttore; si rivela allo stesso tempo, un ritardo alla sua crescita… Una vera chioccia con il pulcino, gli è accanto, evita tutti gli errori, anche quelli molto gravi, ed il pinguino si abitua… Fa della sua presenza un tutt’uno con l’aeroplano; alla pari di un’ala. E senz’ala, non si vola.
Diventa per lui un pilota “automatico”, che assume i comandi in caso di necessità, anche solo a qualche palmo dal suolo.

 

Ma se è vero che si fa di necessità virtù, quelle necessità non le si tocca mai… così come si allontanano anche le virtù per superarle.
In realtà il pilotaggio a doppi comandi, non consegna l’aereo all’allievo, ma solo il metodo per farlo. Non ci si siede al centro della causa-effetto, tutto passa attraverso un filtro, necessario, quanto inevitabilmente “invadente”. E allora che fare?

 

Stringere i denti e guardare oltre la nebbia dell’incertezza, con la consapevolezza che ora dopo ora, tutto diventa più chiaro, sino a desiderare con tutti noi stessi, che la chioccia finalmente scenda e quelle ali vibrino tutte e solo per noi.

 

Sarai tu, caro pinguino, l’artefice del tuo volo, ma solo dopo; quando tu sarai restituito all’aria, e lei non ti restituirà alla terra.     

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Commenti: 4
  • #1

    Riccardo (lunedì, 06 novembre 2017 09:51)

    Vorrei tanto provare a volare, si può? A chi bisogna chiamare? Costa tanto?

  • #2

    Vincenzo (martedì, 07 novembre 2017 11:40)

    Ma quanto costa fare un corso di pilotaggio?

  • #3

    Blogger (martedì, 07 novembre 2017 11:51)

    In considerazione delle ore di preparazione - teoriche e pratiche - le coperture assicurative e la professionalità dei docenti coinvolti nel corso; l'importo è veramente basso e comunque, dilazionabile a piacere. Ulteriori informazioni, potrai ottenerle direttamente presso la direzione della Scuola di Volo.

  • #4

    Blogger (martedì, 07 novembre 2017 17:35)

    Riccardo, nessun problema e non costa nulla, basta che tu ti metta in contatto con il direttore della Scuola di Volo com.te Michele Verdura, saprà ascoltarti ed esaudire ogni tua richiesta.